Turcato Giulio
Compie studi d’arte a Venezia, nel 1942 espone la sua prima opera (una maternità) alla Biennale di Venezia.
Arriva nel 1943 a Roma, dove inizia a frequentare registi, sceneggiatori, poeti e pittori come Renato Guttuso, Antonio Corpora, Piero Dorazio. A Roma, assieme ad Emilio Vedova e Toti Scialoja, espone alla Galleria dello Zodiaco e alla Quadriennale di Roma.
Dopo la guerra decide di stabilirsi definitivamente a Roma, recandosi però a Parigi nel 1946 dove studiA l’arte di Kandinsky e Picasso.
Nel 1947 Firma il manifesto “Forma 1”, aderisce al gruppo del Fronte nuovo delle arti, e partecipa in questo gruppo alla Biennale del 1948;
Intanto il suo astrattismo stava ormai trovando una dimensione unica ed originale.
L’attività espositiva e la fortuna critica di Turcato hanno pochi eguali nell’arte italiana del ‘900: egli è presente alla Biennale anche nel 1954, 1956, 1958 (Sala personale e vincitore del Premio Nazionale), 1966 (Sala personale), 1968, 1972 (Sala personale), 1982, 1986, 1988, 1993 e ancora un’ultima volta nel 1995, portando a 15 le sue partecipazioni alla rassegna veneziana.