Reycend Enrico
Enrico Reycend, nato a Torino il 3 novembre del 1855, fu un grande pittore, paesaggista e vedutista italiano, particolarmente importante nel panorama artistico piemontese, grazie anche all’influenza di alcuni suoi illustri clienti come la famiglia reale. Fin dalla tenera età fece mostra di una spiccata sensibilità artistica, tanto da sviluppare una formazione in tal senso: studiò presso l’Accademia Albertina, una scuola torinese di belle arti molto antica e prestigiosa, dove ebbe l’opportunità di seguire le lezioni di alcuni celebri artisti, come l’emiliano Antonio Fontanesi ed il pittore Lorenzo Delleani, fra i più noti ed importanti pittori piemontesi di quel tempo. In seguito, per completare gli studi, intraprese dei viaggi recandosi a Parigi, dove restò estasiato dai dipinti moderni del collega Jean-Baptiste Camille Corot, di stampo verista e romantico, l’artista che, con ogni probabilità, suscitò l’influenza più forte sullo stile di Enrico Reycend. Tornato in Italia, ancora giovanissimo, iniziò ad esporre i propri dipinti presso diverse fiere artistiche, costruendosi già una fama importante: nel 1877 fu a Napoli, dove espose un quadro raffigurante il paesaggio piemontese. Negli anni successivi espose nella sua Torino, poi a Milano, Roma, Venezia, ed in altre città nelle quali si svolsero le più importanti esposizioni artistiche a livello nazionale. Nel 1902, assieme ad alcuni importanti esponenti artistici piemontesi, come l’illustre critico e scrittore Enrico Thovez, e gli scultori Leonardo Bistolfi e Davide Calandra, fondò la rivista L’arte decorativa moderna, un importante punto di riferimento per molti appassionati d’arte dell’epoca.
Tutte le immagini sono a scopo illustrativo