Pellini Eugenio

Eugenio Pellini nacque a Marchirolo (Varese) nel 1864. Trasferitosi a Milano nel 1878 entrò all’Accademia di Brera dieci anni più tardi, al termine dell’apprendistato presso la bottega di Filippo Biganzoli. Allievo dello scultore Ambrogio Borghi vinse nel 1891 il premio Triennale Oggioni. Ebbe così la possibilità di viaggiare soggiornando a Roma, Firenze e Parigi. Dal 1893 cominciò a dedicarsi alle sculture funerarie realizzando per il Cimitero Monumentale le tombe Macario; contemporaneamente insegnò sino al 1924 alla Scuola Superiore degli Artefici del Castello Sforzesco. L’opera che lo fece conoscere e apprezzare dal grande pubblico fu Madre con la quale vinse il Premio Tarantini alla III Triennale di Milano. Forte del successo ottenuto partecipò alle importanti rassegne di Brera e della Permanente e alle Biennali veneziane. Anche se eseguì numerose opere di piccole dimensioni, fu apprezzato principalmente come scultore funebre: si segnalano suoi lavori a Marchirolo, Carate Brianza, Gallarate, in Olanda, Messico e Perù. Negli anni Venti, realizzò i monumenti ai caduti di Marchirolo e Domodossola. Morì a Milano nel 1934.

Eugenio Pellini (1964-1934) Paola

Eugenio Pellini (1964-1934) Fanciullo di Nazareth
 

Eugenio Pellini (1864-1934) Madre e figlio

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