Nacque da una famiglia di tre generazioni di pittori e decoratori, nella cui bottega si formarono ben nove artisti. Figlio primogenito dell’abile affrescatore Luigi detto “Steenì II”, impara dal padre l’arte del restauro e della decorazione, cominciando la sua produzione artistica proprio con la decorazione parietale di volte e navate di diverse chiese della Provincia di Bergamo. Perfeziona la sua arte prima alla Scuola d’arte applicata Andrea Fantoni, e poi, come allievo di Ponziano Loverini all’Accademia Carrara. Nel 1939 è in Indonesia, prima a Jakarta e poi a Bali, dove stringe amicizia con il pittore italo-egiziano Emilio Ambron. L’instabilità dovuta alla Seconda Guerra Mondiale spinge Romualdo poi a Manila, nelle Filippine. Stringe numerose amicizie con gli ambienti diplomatici, che gli consentiranno di esporre a New York city nel 1941. Nel 1943, a causa dei risvolti della guerra la situazione nelle Filippine precipita: nel caos che regna in quei giorni Romualdo scompare in circostanze ancora misteriose. Opere di Romualdo Locatelli si trovano in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, ma è soprattutto in Oriente dove forse ha prodotto le sue opere migliori, che viene ricordato come il “famoso Romualdo”, e ovviamente nella sua città natale, Bergamo, che negli anni gli ha dedicato diverse mostre, l’ultima delle quali nel 2003. Nel 2012 è prevista a Bergamo una mostra su tutte e tre le generazioni degli artisti Locatelli, e verrà anche esposta una selezione di circa 20 opere di Romualdo Locatelli.