Filippini Francesco

Nel 1870 seguì i corsi di G. Ariassi alla Scuola Serale Tosio, passando poi all’Accademia di Brera di Milano, sotto la guida di G. Bertini. La frequentazione di G. Mentessi, E. Gignous, E. Gola e C. Tallone e il viaggio a Parigi, compiuto nel 1879 in compagnia di L. Beltrami, completarono la sua formazione. Esordì alla Esposizione della bresciana Arte in Famiglia (1879, Paesaggio), ma fu presente soprattutto alle mostre di Milano, dove si era definitivamente stabilito: nel 1889 vinse il premio Canonica (Il maglio, Milano, Pinacoteca di Brera) e nel 1890 il premio Mylius con La strigliatura della canapa. Ritrasse canali di Chioggia, scorci di Venezia, panorami della Val Trompia (Vespero in Val Trompia, 1882, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) secondo i modi comuni alla pittura dell’ultimo Naturalismo lombardo; fu anche sensibile alle istanze veriste nel mostrare attenzione al mondo del lavoro e alla realtà degli umili (Prime nevi, Riva del Garda, Museo Civico).

 

Francesco Filippini ( Brescia 1853-Milano 1895) Dipinto Interno di casolare, Olio su Tavola 19×32

 Francesco Filippini, Mucca che sta bevendo l’acqua di uno stagno, olio su tela, cm. 35 x 55

Tutte le immagini sono a scopo illustrativo