Depero Fortunato
Lavora come marmista ma si dedica alla pittura che tanto ama ed espone i suoi primi lavori in una libreria nel 1911 nel 1913. Nel frattempo scrive un libro di poesie dal titolo Spezzature, con illustrazioni disegnate da lui.
In occasione di un viaggio a Roma per vedere una mostra conosce Filippo Tommaso Marinetti e Giacomo Balla, due esponenti del Futurismo che ammira moltissimo. Trasferitosi nella capitale diviene allievo di Balla e comincia la sua esperienza e la sua formazione di pittore futurista. Nel 1915 insieme al suo maestro scrive il manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo” nel quale si definiscono astrattisti futuristi.
Depero fu un artista poliedrico che non si limitò soltanto alla pittura ma esercitò la sua arte in vari settori. Per quanto riguarda la pittura egli amava prima fare una serie di schizzi e poi utilizzare materiali poveri e non pregiati come i fili di metallo, i cartoni, vetri e carte veline.
La sua ricerca artistica spaziava così in tutti i settori: partendo dalla pittura per arrivare alla scultura fino all’architettura e alla musica. Fu un personaggio eclettico che nel corso della sua carriera lavorativa si cimentò in vari settori, tra cui anche quello della pubblicità dove svolse il ruolo di illustratore.