Conconi Luigi
Luigi Conconi nacque a Milano nel 1852. Di nobili origini e nipote del pittore decoratore Mauro Conconi, una volta terminati gli studi classici frequentò i corsi di Architettura all’Accademia di Brera passando poi al Politecnico. Durante gli studi strinse amicizia con Daniele Ranzoni e Tranquillo Cremona, apprendendo da quest’ultimo quella resa pittorica vaporosa apprezzabile nei suoi primi lavori (Giovinetta malata, 1877). Divenuto architetto, nel 1874 collaborò alla realizzazione di Palazzo Turati a Milano con gli ingegneri Combi e Sizzo, nel cui studio era entrato dopo il diploma. Pur rimanendo influenzato dalla tecnica di Cremona, cercò di discostarsene agli inizi degli anni ’80, sottraendo ai soggetti quell’identità aerea che mal si fondeva con l’atmosfera circostante (Ragazzi in giardino, 1879; Ritratto di Primo Levi, 1880, Milano, Galleria d’Arte Moderna). Nel 1881 entrò a far parte della Famiglia Artistica. L’anno successivo fondò il settimanale “Guerin Meschino” con Alberto Pisani Dossi, Luca Beltrami e Carlo Borghi collaborandovi sia in qualità di illustratore che di redattore. Tra il 1891 e il 1896 dipinse una serie di opere ispirate al Decamerone di Boccaccio. Tra queste si ricordi Il trono della Mantesca (Milano, collezione privata) considerata la più riuscita. Negli stessi anni realizzò numerosi ritratti della moglie, la pittrice Eugenia Dal Co (Confidenze, Bellinzona, Civica Galleria d’Arte). Si dedicò, successivamente, all’insegnamento di disegno e storia dell’arte nella “Società Umanitaria” e nell’”Associazione generale di Mutuo Soccorso” degli Operai. Agli inizi del nuovo secolo risalgono, infine, grandi opere ritrattistiche eseguite su commissione (La Signora Mantegazza, 1906, Milano, Istituto dei Ciechi; Ritratto di Tullo Massarani, 1906, Quadreria dei Benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano). Luigi Conconi morì a Milano nel 1917.
Tutte le immagini sono a scopo illustrativo