Cadorin Guido
Figlio d’arte, il padre Vincenzo è un fine ebanista e intagliatore, frequenta fin da giovanissimo la Scuola Libera di Nudo e i migliori studi veneziani, tra cui quello di Ettore Tito e, dal 1907, quello di Cesare Laurenti.
Il suo talento precoce gli permette di esporre sia a Cà Pesaro tra i secessionisti veneziani che alle Biennali dove, nel 1909, partecipa con opere di Arte Applicata nella sala dedicata all’intera sua famiglia. Nel 1915 espone alla Secessione romana.
Durante la Prima Guerra Mondiale è di stanza al Lido ed esegue sei tele per la mensa degli Ufficiali. Alla fine del conflitto è impegnato nella decorazione della villa di Nicolò Papadopoli a Vittorio Veneto con Alis Levi, nel 1921 con Astolfo de Maria e Bortolo Sacchi affresca la parrocchiale di Col San Martino e quella di Vidor, dove lavora anche a Villa Zadra.
Nel 1924 decora al Vittoriale “la Camera del lebbroso” e nel 1925, su incarico di Marcello Piacentini, affresca il Salone dell’Albergo Ambasciatori a Roma. Alterna l’impegno nella decorazione con opere pittoriche e creazioni d’arte applicata, offrendo il proprio ingegno a famose vetrerie veneziane come Cappellin, Venini e Toso.
Dal secondo decennio del 1900 espone in tutte le Biennali fino agli anni ’50, nel 1923 partecipa alla Mostra Nazionale d’Arte Decorativa di Monza. Nel 1926 espone alla prima mostra di Novecento Italiano di Margherita Sarfatti a Milano e a New York all’Esposizione d’arte italiana moderna.
Nel 1931 è presente alla Quadriennale di Roma dove esporrà anche nel 1935, 1943 e 1951. Del 1935 e la decorazione del Padiglione italiano e della Casa del Fascio a Bruxelles. Nel 1938 crea un pannello per La Rotonda della Biennale di Venezia.
A quest’attività affianca la partecipazione a collettive e personali in Italia e all’estero, tra cui l’Exposition Universelle di Parigi Nel 1937, la Biennale di Venezia del 1942, 1948, 1950 e 1952. La città di Venezia patrocinia una mostra antologica all’Ala Napoleonica del Museo Correr nel 1956. Muore nella città lagunare nel 1976
Tutte le immagini sono a scopo illustrativo