Belloni Giorgio
Nato a Codogno il 13 dicembre 1861, morto ad Azzano di Mezzegra (Como) il 12 aprile 1944. Dopo aver studiato la pittura di paesaggio en plein air a Verona, nel 1878 si stabilisce a Milano, dove ha come insegnante, all’Accademia di Brera, il pittore Giuseppe Bertini.. Con il dipinto Il coro di S. Vittore compare per la prima volta nell’Esposizione di Milano del 1883 e in questi anni comincia ad ispirarsi alla campagna intorno a Codogno. Ben presto si afferma come paesaggista, accostandosi alle ricerche del naturalismo lombardo (Bianchi e Carcano, ma anche Delleani, Gignous e Ciardi) specializzandosi nellesecuzione di marine, tratte dal vero durante i soggiorni estivi a Sturla, Noli e Forte dei Marmi, ma contraddistinte da atmosfere poetiche ed evocative che forse gli derivano dallo studio del paesaggismo lirico veneto. Partecipa alla Biennale di Venezia dal 1887 al 1932 (nel 1914 con una mostra personale di trentadue opere) ed è presente anche a varie Triennali di Milano, all’Esposizione parigina del 1900, a Monaco e a Vienna, dove è premiato con una medaglia d’oro. Nel 1914 allestisce una sala personale alla Biennale veneziana con trentadue opere e, nel 1916, gli è dedicata una grande mostra a Milano nella Galleria Pesaro. Nel 1920 riceve il premio Principe Umberto con il quadro 7 nostri figli. Tra le sue opere più note, conservate in Italia e allestero, si ricordano: Pesci (1884); Cattivi affari (1885), Torna il sole e Vento (1887) e Fine serena (1913, Roma, Galleria d’Arte Moderna); Marascari e Sopra i monti di Erbesio (1889); Pesci e Torna il sereno (1890); Mare a Sampierdarena (1895); Libeccio minaccioso; Tempo triste (1887); Ritratto di mia moglie (1898); Bosco di faggi (1900); Autunno morente; Cosa bella e mortai passa e non dura (1906); Settembre in Liguria; La vita del porto (1909); Spiaggia viva (1920); Verso il tramonto (1926); La notte si avvicina (1929). I suoi dipinti si conservano, oltre che in collezioni private, alla Galleria d’arte moderna di Milano (Visioni di pace, 1907, con il quale ottiene una medaglia doro dal Ministero della Pubblica Istruzione; Poesia, 1892); al Museo Revoltella di Trieste (Tramonto sereno, 1895); al Museo di Brooklyn, New York (Acquazzone di primavera,1894); alla Galleria d’arte moderna di Firenze (Crepuscolo nel parco, 1914); alla Galleria d’arte moderna di Venezia (Vecchi platani, 1914); al Museo Civico di Torino (Sinfonia 1892; Ultimi tepori,1907).
Giorgio Belloni (Codogno 1861 – Azzano Di Mezzegra 1944) SPIAGGIA VIVA 1919-1920 88×103 olio su tela
Tutte le immagini sono a scopo illustrativo