Villa Aleardo
Nato a Ravello il 12 febbraio 1865, suicidatosi a Milano il 31 dicembre 1906. Studiò alla Accademia di Brera, nella quale fu allievo di Giuseppe Bertini e di Bartolomeo Giuliano. Fu specialmente buon esecutore di quadri di soggetto muliebre, ed efficace ritrattista. Il gran pubblico apprezzò anche alcuni suoi cartelloni pubblicitari. Egli esordì, a Milano, alla Mostra di Brera, del 1891, con la grande tela “Consolatrix afflictorum”. Poi partecipò ad altre esposizioni specialmente a Milano. Si citano le sue opere: “Primavera”; “Efflorescenza”; “Paolo e Virginia”; “Si naturale”; “Aratura”; “Enigma”; “Nel dolore”; “Treno in partenza”; “La morte dei poveri”; “Per sempre”; il “Ritratto della signora Weera Rlondoff”; “Carnevale” esposta nel 1900 alla Mostra della Pittura Lombarda dell’Ottocento; “Mascherina” e “Profilo femminile”; la “Sala degli Arazzi nel palazzo Clerici” conservate nella Galleria di Arte Moderna di Milano. Nel 1906, alla Esposizione di Milano, in occasione della inaugurazione del nuovo Valico del Sempione figurarono i suoi quadri “Ultimi raggi” e “Brividi” (pastello). Il Villa aveva sposato la figlia primogenita di Felice Cavallotti, Maria, che gli morì dopo cinque anni. Il suo dipinto Allegoria in memoria di Giovan Battista Locatelli è conservato nelle Raccolte d’Arte dell’Ospedale Maggiore di Milano.
ALEARDO VILLA (RAVELLO, 1865 – NAPOLI, 1906)Pastelli su carta riportata su carta, cm. 90×60 Firma in basso a destra.
Tutte le immagini sono a scopo illustrativo