Badiali Carla
Carla Badiali (Novedrate-Como 1907-1992 Studia dapprima in Francia a Saint-Etienne, dove la famiglia si è nel frattempo trasferita e dove la pittrice risiederà a lungo dedicandosi, fin dagli anni della fanciullezza, alla pittura e alla musica. Continua quindi gli studi in Italia, a Como, seguendo i corsi di disegno artistico presso l’Istituto Nazionale di Setificio. Dopo gli esordi pittorici in ambito novecentista, la Badiali si avvicina ben presto, agli inizi degli anni Trenta, intorno al 1933, all’astrattismo e, parallelamente all’attività pittorica, si dedica intensamente all’arte applicata nel campo del disegno tessile, coordinando anche uno dei maggiori laboratori specializzati del settore. Vicina in questo senso a Manlio Rho, nello studio del quale ha lavorato per un certo periodo di tempo, ereditando quel puntiglioso attaccamento al mestiere che caratterizza l’opera del pittore comasco, Carla Badiali partecipa attivamente, a partire dalla seconda metà degli anni Trenta, alla vita artistica del suo tempo. Aderisce nel 1938 al Gruppo Valori Primordiali, legato alla rivista omonima fondata nel medesimo anno da Ciliberti che ne è anche il direttore, da Ghiron, Lingeri e Terragni e nel 1940 sottoscrive il Manifesto del Gruppo Primordiali Futuristi Sant’Elia. Nel 1941 è presente, insieme al gruppo futurista della seconda generazione alla terza mostra del Sindacato nazionale delle Belle Arti al Palazzo dell’Arte di Milano. L’anno successivo espone alla XXIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, dove tornerà di nuovo nel dopoguerra nel 1966, in occasione della rassegna “Aspetti del primo astrattismo italiano: Milano-Como 1930-1940”, e, nel 1943, alla IV Quadriennale di Roma. L’attività artistica di Carla Badiali, dopo l’interruzione forzata durante gli ultimi anni del conflitto mondiale, che la pittrice passa a Milano partecipando alla Resistenza, riprende nell’immediato dopoguerra. È del 1951 la sua partecipazione alla mostra “Arte astratta italiana: i primi astrattisti italiani 1913-1940”, presso la galleria Bompiani di Milano. Nel medesimo anno la pittrice è presente alla Galleria Bergamini nel contesto della rassegna “La collezione Bernasconi”. Numerose sono le mostre cui l’artista partecipa a partire da questo momento, le quali documentano la sua intensa attività operativa
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